I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Bronte hanno chiesto al Tribunale di Catania di partecipare alla battaglia legale che il “Consorzio società manufattoriere” di Bronte ha intrapreso contro la Diesel. Dopo la prima udienza celebrata nella sede staccata di Bronte, davanti al giudice togato Giorgio Marino, i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Gino Mavica, Rosario Gangi e Salvino Luca, attraverso l’avv. Giuseppe Catania, hanno presentato al Tribunale di Bronte un “Atto di intervento adesivo ad adiuvandum” a sostegno delle tesi dibattute dal consorzio tessile. «Interveniamo anche nelle sedi giudiziarie – dicono i tre sindacalisti – per tutelare e difendere gli interessi dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro a seguito della riduzione delle commesse di oltre il 70% da parte della Diesel. Non potevamo esimerci dall’intervenire per evitare la crisi del settore tessile e le gravi ripercussioni nei confronti del lavoratori». Nell’atto presentato i sindacalisti, attraverso il loro legale, hanno effettuato anche un excursus delle iniziative intraprese, fino ad oggi mirate anche ad impedire la delocalizzazione del lavoro verso i paesi a basso costo, ritenuta una possibile causa del calo delle commesse. Parallelamente Cgil, Cisl e Uil assieme all’Ufficio provinciale del Lavoro di Catania stanno lavorando per trovare le soluzioni che permettano alle lavoratrici che non hanno ripreso a lavorare di usufruire della cassa integrazione.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 10-06-2009