Dopo aver violentemente picchiato la figlia il giudice gli aveva vietato di avvicinarsi a casa, ma lui ha violato l’ordine e adesso gli è stato notificato un nuovo provvedimento con il quale l’uomo dovrà scontare gli arresti domiciliari in una casa di campagna, lontano dalla ragazza e dalla moglie. Protagonista della vicenda il pensionato di 63 anni di Bronte che il 24 maggio scorso aveva picchiato così brutalmente la figlia di 17 anni da costringere la moglie a chiamare i carabinieri. Secondo quanto emerso allora, la ragazza si era solamente azzardata a discutere un suo ordine e per questo il padre, in preda alla rabbia, aveva cominciato a picchiarla al capo procurandole una contusione cranica e un ematoma al cuoio capelluto nella regione parietale, ritenuta guaribile in 6 giorni. Dalla testimonianza della moglie era emerso che non era la prima volta che la figlia veniva picchiata violentemente dal padre, intenzionato a tutti i costi, anche con la forza, a imporre alla ragazza il proprio modello educativo. L’uomo fu arrestato e gli fu vietato di avvicinarsi alla figlia, ma evidentemente in cuor suo ha sempre covato sentimenti di vendetta, se è vero che il 5 settembre scorso ha tentato di entrare in casa. Fortunatamente il tentativo di irruzione è fallito perché era stata cambiata la chiave del portone, ma la moglie, spaventata, ha nuovamente chiamato i carabinieri e sporto denuncia. Ovviamente l’uomo, alla vista dei carabinieri, è scappato, ma il giudice ha deciso di punire le sue intemperanze con l’arresto. Così ieri i carabinieri di Bronte, in esecuzione di un ordine emesso dal Tribunale di Catania, gli hanno notificato l misura cautelare degli arresti domiciliari. Adesso dovrà rimanere in campagna, in contrada Placa, ovvero il luogo scelto per scontare la pena, lontano da moglie e figlia, che così almeno non avranno più il timore di incontrarlo per strada.
Fonte “La Sicilia” del 27-09-2010
MANIACE: DUE DENUNCE PER ABUSIVISMO EDILIZIO
Quattro costruzioni realizzate senza concessione edilizia sono state sequestrate tra Maniace e Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania, da militari della Guardia di Finanza, che hanno denunciato due persone per abusivismo edilizio. A Maniace sono stati sequestrati tre costruzioni, per complessivi cento metri quadrati. A Castiglione di Sicilia è stato sequestrato un intero piano da adibire ad uso commerciale, di circa 190 mq., ancora in costruzione.
Fonte Da Internet