Ormai non sanno più cosa fare, a chi rivolgersi e da chi pretendere giustizia. Sono circa 35 famiglie di Bronte, tutte residenti nell’area di via Cavalieri di Vittorio Veneto,una delle zone residenziali più belle della laboriosa cittadina, che dal 3 luglio ha i telefoni di rete fissa completamente muti. Niente linea, e quindi niente telefonate e niente collegamento internet. In verità il problema si era verificato già anche qualche settimana prima, ma poi era stato in qualche modo risolto. Invece adesso si è ripresentato in tutta la sua drammaticità. “Abbiamo chiamato la Telecom – ci dicono alcuni residenti particolarmente arrabbiati. – Abbiamo fatto ogni tipo di segnalazione, ma credeteci ancora oggi non sappiamo ufficialmente quale sia la natura del guasto e quando sarà risolto. Intanto i giorni passano, e passano a danno nostro”. Ovviamente nessuno di loro è rimasto isolato servendosi anche della telefonia mobile, ma non ci è dato sapere se qualche vecchietto non avvezzo all’uso del cellulare abiti in zona e sia rimasto solo. “E’ assurdo – ci dicono altri -. Da più di 25 giorni siamo senza collegamento telefonico. Riteniamo che ci siano gli estremi per il risarcimento danni”. Il problema è giunto anche sul tavolo del sindaco, Pino Firrarello, che senza mezzi termini afferma: “Esaminerò la vicenda nel dettaglio e se ci dovessero essere responsabilità denuncerò la Telecom per interruzione di pubblico servizio. Siamo nel 2008 ed ancora oggi si rimane senza telefono di rete fissa per quasi un mese”. Non è escluso inoltre che la stessa cosa facciano i cittadini, rivolgendosi singolarmente al giudice.
Fonte “La Sicilia” del 29-07-2008
FRASI FASCISTE SPORCANO I MURI CONDANNA DEI GIOVANI DEL PD
Frasi inneggianti al fascismo sono apparse su alcuni muri del centro storico di Bronte. Per i giovani del Pd si tratta di un fatto grave che costringe la città ad una “riflessione sul perché a distanza di sessant’anni dalla scomparsa del vergognoso regime, ci sono ancora dei seguaci di quelli ideali che inneggiano al razzismo, e alla dittatura”. Per molti brontesi si tratta, invece, soltanto di un atto vandalico di qualche balordo. Sposa quest’ultima ipotesi il coordinatore di Fi-Pdl di Bronte, Nunzio Saitta. “Non crediamo – afferma Saitta – che Bronte sia una cittadina con nostalgie fasciste. Riteniamo si tratti dell’azione di qualche scalmanato che va nettamente condannata.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 29-07-2008