Passati i mesi di luglio ed agosto, solitamente i più caldi dell’estate, si credeva che per quest’anno contrada Santa Caterina di Randazzo fosse stata risparmiata dai piromani. Invece non è stato così. Alle 13,30 la vedetta della forestale posta a Poggio Cofino ha notato il classico fumo levarsi da terra, ed ha lanciato l’allarme. La zona per la maggior parte dedita a pascolo era piena di sterpaglie, ma era anche ricca di alberi di roverella che sono andati completamente distrutti. Sul posto le guardie forestali di Randazzo, coordinate dal commissario Alfredo Spartà e dall’ispettrice Natala Gullotti, hanno fatto convergere ben 4 squadre di operai antincendio, che hanno fatto il possibile per arginare il fronte del fuoco che se non fosse stato spento immediatamente rischiava di raggiungere i boschi sottostanti monte Spagnolo. Così è stato chiesto un massiccio intervento aereo. L’elicottero della Forestale ininterrottamente ha effettuato 52 lanci, ma una grossa mano sono riusciti a darla i 2 canadair che l’uno dietro l’altro hanno effettuato 5 lanci ciascuno. Dopo 3 ore di lavoro l’incendio è stato domato. Terrificante alla fine il bilancio. Secondo i dati forniti dal Centro di coordinamento del servizio antincendio boschivo della Guardia forestale di Catania ad andare in fumo sono stati ben 40 ettari di macchia mediterranea all’interno del Parco dell’Etna. Un patrimonio di tutti che adesso non c’è più per colpa di qualcuno. L’incendio ovviamente è di natura dolosa. Come sono dolosi la maggio parte degli incendi che in questi 2 mesi hanno flagellato i nostri boschi.
Gaetano Guidotto FONTE “La Sicilia” del 03-08-2008