Rissa tra 5 ambulanti (arrestati) al mercato. Usati un bastone e una spranga
Un debito non saldato da troppo tempo e forse tanta acredine accumulata, sono stati la causa ieri mattina di una rissa furibonda al mercato settimanale di Bronte, ubicato nella centrale piazza San Giuseppe. Protagonisti cinque ambulanti di Adrano, quasi tutti giovani. Da una parte i mercanti di abbigliamento Antonio e Rosario Staiti, fratelli rispettivamente di 21 e 24 anni ed il socio Nicola Di Primo di 23 anni e dall’altra i colleghi titolari di una bancarella di frutta e verdura Angelo Centamore di 54 anni ed il genero 19enne Sebastiano Strano. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, sembrerebbe che i venditori di frutta e verdura fossero debitori, nei confronti dei colleghi, di 200 euro. Un debito che i due non avevano ancora saldato e che i tre invece pretendevano venisse chiuso al più presto. Così l’incontro al mercato di Bronte è stato l’occasione per i tre di chiedere il dovuto. Secondo qualche testimone, sembrerebbe che i cinque all’inizio avessero tentato di dialogare. Poi il discorso è trasceso e dalle parole si è passato subito ai fatti. All’improvviso sono cominciati a volare calci e pugni fra la gente sbigottita ed un po’ terrorizzata e quando le mani ed i pugni non sono bastati più, sono saltati fuori un bastone, una spranga di ferro ed un coltello che però fortunatamente non è stato utilizzato per l’intervento rapido dei carabinieri della stazione di Bronte, coordinati dal comandante Roberto Caccamo. Il mercato del giovedì di Bronte, infatti, è quasi sempre particolarmente affollato ed i carabinieri ogni settimana dispongono un servizio mirato. Sono bastate le prime grida, così, a fare intervenire i militari dell’Arma che hanno sedato la rissa e condotto tutti in caserma. Alla fine, nonostante se le siano suonate tutti di santa ragione, in ospedale è finito solo il più giovane dei cinque, Sebastiano Strano, che per le contusioni subite è stato dichiarato guaribile in 10 giorni dai medici dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte. Tutti, però, sono stati arrestati e dovranno rispondere del reato di rissa e lesioni.
Fonte “La Sicilia” del 12-06-2009